La radio: più forte e dinamica che mai
Questo numero del Corriere, uscito il 13 febbraio, è interamente dedicato alla radio.
L’arrivo della televisione prima, la diffusione di Internet e l’irruzione dei social media dopo, avrebbero dovuto soppiantare la radio. E tuttavia, la radio continua ad esistere facendosi portavoce del mondo. Dal 2011, ogni 13 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della Radio che, quest’anno, ha come tema la diversità.
Ovviamente, in un secolo di esistenza, la radio è cambiata: i transistor hanno ceduto il passo ai computer e ai telefoni. Con l’avvento degli anni Duemila, poi, l’invenzione del podcast ha permesso di sviluppare una nuova scrittura radiofonica e di creare programmi che prescindono dalla diretta.
Nonostante l’evoluzione della tecnologia e delle modalità di fruizione, la radio resta una voce. Una voce che sembra rivolgersi solo a noi, che parla alla nostra immaginazione, in particolare quando cala la notte, quel momento in cui si possono confidare le parole più intime.
Il Club per l’UNESCO di Lucca ha curato la traduzione integrale di questo numero del Corriere che è possibile richiedere gratuitamente inviando una mail a: [email protected]